I ricercatori hanno ricreato particelle di ghiaccio simili facendo passare l’acqua attraverso un ago ad alta tensione, con il quale la carica ha frammentato l’acqua in minuscole goccioline, ognuna delle quali si è cristallizzata in un granello di ghiaccio quando è stata esposta al vuoto. Gli esperti hanno poi fatto passare questi granelli attraverso uno spettrometro e li hanno catturati. È emerso che gli amminoacidi contenuti nei grani di ghiaccio sono sopravvissuti alla collisione a una velocità di 15.100 chilometri all’ora, che dovrebbe essere sufficiente per una potenziale interazione con la sonda spaziale.
Gli scienziati vogliono prelevare particelle di ghiaccio da Encelado
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